GOL DA OLTRE 30 METRI - «Se quel tiro fosse finito in porta penso che sarebbero entrati tutti in campo per abbracciarmi e festeggiare insieme a me».
NUOVA JUVE - «Ci sono facce nuove che hanno portato tanto entusiasmo. Forse la mia uscita è servita anche a questo, c’era bisogno di una ventata di freschezza per ripartire. Credo che ci siano tutte le condizioni per fare bene».
DOPPIO SCUDETTO - «E’ difficile ma ce la metteremo tutta. Noi finiremo a novembre, io tiferò per loro e credo che faranno lo stesso dall’Italia. Non sarà facile seguire la Juve quando gioca di notte, ci proverò».
ANDARE VIA - «Avevo dato tutto, la mia esperienza era al capolinea e avevo bisogno di provare qualcosa di diverso. In America ho riscoperto la passione, ho ancora voglia di allenarmi ogni giorno, anche se so che a 37 anni devo gestirmi, senza farmi trascinare dall’entusiasmo. Nel secondo tempo ero un po’ stanco, non abbiamo voluto rischiare e sono uscito. Ci sono difensori bravi, non voglio essere egoista. La prossima settimana arriverà la mia famiglia: non vedo l’ora di riabbracciare le bimbe e mia moglie».
MCKENNIE - «Wes è un fantastico numero 8, ha velocità e potenza, gli piace attaccare e ha il senso del gol, non è facile trovare una mezzala che segni quanto lui. A 24 anni può ancora migliorare molto, spero che stia a lungo alla Juve e che ci aiuti a vincere trofei».