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Chiediamo 'pardon' a Rabiot, ora la Juve ha il suo cavallo pazzo a centrocampo
AL GALOPPO - Rabiot è sembrato un pesce fuor d'acqua nel sistema Juve, impacciato e impreciso, fino a quella sgroppata con missile all'incrocio che ha sbloccato il risultato al minuto 47 della sfida di San Siro contro il Milan. Lì si è sbloccato qualcosa, il "cavallo pazzo" (com'è soprannominato da quando era ragazzo) si è liberato delle briglie e ha mostrato a tutti perché Paratici ha puntato proprio su di lui per rinforzare la mediana bianconera. E l'ha confermato nelle partite successive: sempre pronto a occupare gli spazi vuoti, a recuperare in fase difensiva grazie alle sue lunghe leve, le stesse che mette poi in moto per gli strappi offensivi come quello contro il Milan, o l'inserimento per il colpo di testa fuori di un soffio contro il Sassuolo, o la cavalcata di oltre 30 metri con sinistro alzato in corner da Strakosha ieri sera. Quale sarà la prossima fermata del purosangue di Saint-Maurice? La prima si chiamerà con ogni probabilità scudetto, la successiva chissà...
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