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Madame Veronique torna protagonista. La mamma di Rabiot, che con la Juventus ha ancora oggi rapporti ottimi - così com'è sempre stato, ancor prima dell'arrivo di Adrien a Torino -, sarà nuovamente decisiva per la possibile permanenza del giocatore in bianconero. 

Ma chi è mamma Veronique? E perché è così centrale nelle dinamiche di Rabiot?


Chi è Veronique Rabiot, madre e agente di Adrien Rabiot


Veronique Rabiot, oltre ad essere la madre di Adrien Rabiot, è anche la sua agente, responsabile della gestione di tutte le dinamiche contrattuali e calcistiche del giocatore della Juventus. Questo ruolo è stato svolto da Madame Veronique sin dai primi passi calcistici di Adrien, quando il centrocampista si trasferì, a soli tredici anni, nell'Academy del Manchester City.

Tuttavia, Veronique Rabiot non esitò a far ritornare Adrien a casa solo pochi mesi dopo il trasferimento, poiché alcuni accordi non erano stati rispettati. Dopo questa breve parentesi, Rabiot fu integrato nel centro di formazione del Paris Saint-Germain (PSG), dove emerse come uno dei talenti più promettenti del calcio francese. La figura di Veronique Rabiot come agente e madre di Adrien Rabiot ha giocato un ruolo significativo nella sua carriera calcistica, aiutandolo a raggiungere traguardi importanti nel mondo del calcio professionistico.


Perché Rabiot ha scelto sua mamma come agente?


Dopo l'ictus del padre Michel Provost nel 2007, Veronique Rabiot si è trovata ad affrontare una difficile situazione familiare. La necessità di prendere in mano le redini della famiglia è diventata imperativa, specialmente considerando che il marito è rimasto paralizzato a causa dell'evento tragico. Questo evento ha spinto Veronique a utilizzare la forza della necessità per affrontare la situazione.

Il talento calcistico del figlio dodicenne Adrien era già noto nella provincia parigina, e l'esperienza di sei mesi al Manchester City, avvenuta un anno dopo l'ictus del padre, ha rappresentato un periodo di crescita sia per il giovane calciatore che per sua madre. Questo periodo difficile ha contribuito a forgiare il carattere di entrambi, consentendo loro di affrontare le sfide con determinazione e resilienza.

Veronique Rabiot è stata estremamente protettiva nei confronti del figlio, utilizzando la sua intelligenza e astuzia innate per promuovere la sua carriera calcistica. Grazie alla sua determinazione e ai suoi sforzi, Veronique è riuscita a far entrare Adrien nelle giovanili del Paris Saint Germain nel 2012, anche prima che il ragazzo compisse la maggiore età. La sua dedizione e il suo impegno nell'aiutare il figlio a realizzare il suo sogno calcistico sono stati fondamentali per il successo di Adrien nel mondo del calcio professionistico.


Episodi controversi


La lite con il PSG


La prima trattativa di rinnovo con il Paris Saint Germain nell'estate del 2014 è stata simbolica per Veronique Rabiot e suo figlio Adrien. Durante questo periodo, madame Rabiot è stata protagonista di una serie di alterchi con i dirigenti del club parigino, evidenziando fin da subito la sua determinazione nel proteggere gli interessi di suo figlio.

Tuttavia, la situazione è degenerata nella primavera del 2019, quando Adrien Rabiot è stato messo fuori rosa per non aver accettato l'offerta di rinnovo proposta dall'allora direttore sportivo del PSG, Antero Henrique. Questo episodio ha scatenato una forte reazione da parte di Veronique, che ha dichiarato: "Mio figlio è ostaggio del PSG, a breve lo terranno a pane e acqua". La tensione tra il club e la famiglia Rabiot è aumentata ulteriormente quando è emerso che Adrien è stato sorpreso in discoteca dopo l'eliminazione del PSG agli ottavi di finale contro il Manchester United. Questo incidente ha creato una spaccatura significativa nello spogliatoio del club parigino.


Il no al Manchester United 


Quanto accaduto di recente con il Manchester United è solo l'ultimo esempio della determinazione e della fermezza di Veronique Rabiot nel curare gli interessi di suo figlio Adrien. La "dame de fer" d'oltralpe, come viene definita, ha richiesto uno stipendio di nove milioni netti all'anno per Adrien, oltre a una commissione di 10 milioni, cifre che superano di gran lunga quanto percepito dal giocatore alla Juventus. 

Questa richiesta dimostra la sua ferma volontà di ottenere le migliori condizioni possibili per suo figlio, nonostante le circostanze e le pressioni esterne.