LA CRESCITA - Cresce nel Metalist, passa al Dnipro e all'età di 15 anni entra nelle giovanili dello Shakhtar Donetsk. Due anni ed è già nel giro della Prima Squadra, con un esordio datato 31 ottobre 2018 in coppa. Da lì in poi un continuo su e giù tra giovanili e i grandi, oltre a brevi prestiti tra Arsenal Kiev e Desna Chernihiv. Il ritorno allo Shakthar nel gennaio 2021, con una presenza stabile nella rosa, anche e soprattutto con l'arrivo di Roberto De Zerbi. L'ex Sassuolo l'ha subito coccolato e di lui in passato ha detto chiaramente: "Non portarlo a livelli top sarebbe una sconfitta personale".
CHI LO CERCA - E l'allenatore non è l'unico ad essersi accorto di lui. Due gol e 7 assist in 11 partite di campionato, prima dell'interruzione dovuta all'invasione russa in Ucraina. Oltre a 7 presenze in Champions League, di cui una all'esordio nei preliminari contro il Monaco il 25 agosto 2021, con tanto di assist decisivo. Così ha attirato la Juve, ma in passato anche qualche osservatore di Inter, Roma e Milan.
COME GIOCA - Piede destro, ha anche un buon mancino, ma ama partire da destra per accentrarsi e calciare. Dribblig, creatività, rapidità. Un talento un po' alla Grealish - uno degli ultimi big esplosi partendo da lì e che ricorda anche per quel capello biondo con fascetta - con tanta personalità, uno di quelli che non si fa problemi ad affrontare a viso aperto l'avversario e che ama creare gioco e superiorità. Caratteristiche precise, voglia di fare la differenza e tante sgasate, anche per provare a bruciare qualche tappa.