DA NEWCASTLE A SASSUOLO - Si chiama Pablo Longoria, il probabile nuovo capo degli osservatori bianconeri (ve lo avevamo anticipato qui). Classe 1986, dall’agosto 2015 ricopre la carica di Foreign Countries Scouting Supervisor per il club campione d’Italia. E’ lui, in poche parole, a sovrintendere la fitta rete di 007 della Juve impegnati a scovare talenti esteri. Ma la carriera di Longoria parte da lontano: a soli 21 anni ricopre il ruolo di scout per il Newcastle di Sam Allardyce, due stagioni più tardi approda al Recreativo de Huelva come segretario tecnico, prima della lunga esperienza all’Atalanta (osservatore dal 2010 al 2013). Il grande lavoro svolto per la Dea lo fa finire nel mirino dell’ambizioso Sassuolo di Squinzi, neopromosso in Serie A, che nell’estate 2013 lo assume come responsabile dello scouting. In Emilia, Longoria coordina con sapienza i molti osservatori neroverdi, impegnati a scovare i migliori talenti per una squadra che - da sorpresa assoluta del campionato - si è confermata stagione dopo stagione come una certezza in ambito nazionale e non solo. PROMOZIONE - Alla Juve Longoria ha svolto fin qui l’opera di osservatore soprattutto per il mercato sudamericano, quello che ha portato a Torino nelle scorse stagioni talenti di prospettiva del calibro di Rogerio Oliveira da Silva e, da ultimo, Rodrigo Bentancur. La sua avventura bianconera, a dire la verità, cominciò con un’esperienza drammatica: Longoria era allo Stade De France per lavoro, in occasione dei noti attacchi terroristici del novembre 2015 durante il match tra Francia e Germania. “E’ stato tutto molto strano”, commentò scosso ai media spagnoli dopo l’accaduto. Una serata tragica e un pericolo scampato, per un giovane che ha gradualmente ribadito le proprie qualità in un club di livello europeo. Adesso, dopo l’addio di Ribalta, arriverà con tutta probabilità la promozione a Scouting Manager della Juventus. Anche per gli 007 bianconeri, sta per cominciare una nuova era.
@mcarapex