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Mentre si è chiuso il maxi affare tra Milano e Torino, il Chelsea è rimasto alla finestra. Da comparsa, sullo sfondo di una trattativa in cui il club di Abramovich sembrava volesse recitare da protagonista.  Con il flirt tra Milan e Juventus arrivato alla foto ricordo, Sarri ha visto contemporaneamente sfumare Higuain e allontanarsi Rugani. Quelli che per lui erano obiettivi prioritari. Sulle buone intenzioni dell'ex tecnico del Napoli non ci sono mai stati dubbi - si tratta di suoi pupilli e li ha richiesti esplicitamente - ma la sensazione è che Marina Granovskaia, braccio operativo di Abramovich, non si sia sforzata più di tanto per accontentarlo.

Se sull'attacco a Stamford Bridge hanno avuto le mani legate - difficile lanciarsi sul mercato con Morata, Giroud e Batshuayi ancora in organico -, si è perso invece tempo utile nel lanciare in maniera convinta l'assalto a Rugani prima che il Milan mettesse gli occhi su Caldara. Diventa difficile infatti, in questo momento, pensare che la Juve possa privarsi contemporaneamente di due difensori di 24 anni. Tra l'altro, la permanenza di Rugani è gradita ad Allegri che ormai lo ritiene pienamente inserito nei meccanismi (Caldara avrebbe bisogno di tempo). Il Chelsea a questo punto dovrà decidere se provarci comunque, presentandosi a Torino con non meno di 50 milioni di euro per l'ex centrale dell'Empoli. Il tempo stringe, visto che il mercato in entrata per la Premier chiude il 9 agosto. Ma per spingere la Juve a un'altra cessione e alla ricerca di un sostituto last minute (Godin?) da Londra dovrebbe arrivare una proposta oltre l'ordinario e per questo non rifiutabile. Per Marotta e Paratici, oltre che per lo stesso Rugani. 

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@pietroscogna