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Concentrazione per non cadere con il "piccolo" Young Boys. Il monito in casa Juve è chiaro, con i bianconeri che vogliono centrare la seconda vittoria nel girone di Champions, questa sera contro gli svizzeri. Nelle loro fila, tra lo staff, c'è anche Stephane Chapuisat, attaccante ex Borussia Dortmund che nel 1997 battè la Juve in finale di Champions. Ecco le sue parole a Tuttosport: "Ritrovare la Juventus mi fa sentire un po’ più giovane. Mi capita spesso di ripensare a quella partita, ma ho dei bellissimi ricordi anche a livello di Nazionale contro l’Italia. Nella finale del 1997 i bianconeri erano i grandi favoriti, ma vincemmo noi. Fu una sorpresa per tutto il mondo. Segreti non ce sono: una finale dipende dalla forma della squadra in quel giorno e noi a Monaco di Baviera eravamo in gran serata. Sicuramente mi fa strano pensare che un top club come la Juventus abbia trionfato in Europa l’ultima volta nel 1996 quando io ero ancora un giocatore... Però non vanno dimenticate le due finali negli ultimi quattro anni: rispetto al 1997, contro Barcellona (2015) e Real Madrid (2017) i bianconeri hanno perso perché erano meno forti delle rivali". 
 
Molti sostengono che quest’anno la Juventus sia la favorita in Champions: concorda?  
«E’ una delle principali candidate, non l’unica: se la giocherà con Real Madrid, Barcellona e Bayern». 
 
Lo Young Boys dove può arrivare? 
«Siamo una buona squadra, solida, organizzata e con diversi giocatori che possono segnare: Fassnacht, Sulejmani, Hoarau, Nsame. Il precedente allenatore, Adolf Hütter, in estate ha preso il posto di Kovac all’Eintracht Francoforte. Così abbiamo puntato su Gerardo Seoane, che aveva svolto un ottimo lavoro a Lucerna e ha la stessa filosofia calcistica: siamo molto soddisfatti». 
 
Vede un nuovo Chapuisat nello Young Boys? 
«Ci sono dei giocatori molto interessanti, come Guillaume Hoarau, però hanno caratteristiche diverse dalle mie». 
 
Nel girone di Champions vi considerano tutti spacciati: voi come la vivete? 
«E’ la prima esperienza e siamo stati sorteggiati in gruppo durissimo, con grandi club come Juventus, Manchester United e Valencia. Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà, però proveremo a stupire: dobbiamo essere pronti a sorprendere le nostre rivali quando non sono in giornata». 
 
Qualcuno di voi ha chiesto qualche consiglio sulla Juventus all’ex bianconero Lichtsteiner? 
«Se qualche giocatore lo ha chiamato, non lo so. Ma posso assicurarvi che sulla Juventus, ovviamente, abbiamo tanto materiale». 
 
Com’è la squadra di Allegri vista da un ex attaccante ora capo degli osservatori? 
«Molto organizzata, forte difensivamente e con grandi individualità in attacco». 
 
Cristiano Ronaldo però stasera non ci sarà a causa dell’espulsione di Valencia: avete stappato lo Champagne? 
«Tutt’altro. Per i nostri giocatori sarebbe stato bello sfidare il più forte del mondo: è peccato che non possa giocare. CR7 è un fenomeno, ma la Juventus resta fortissima anche senza di lui: Allegri ha grandissimi giocatori in tutte le posizioni del campo». 
 
I suoi preferiti? 
«A parte Ronaldo, mi piace molto Dybala. E Can è un signor centrocampista». 
 
Chi è oggi l’attaccante più forte del mondo? 
«Sono almeno quattro i top assoluti: Cristiano Ronaldio, Messi, Mbappé e Salah».