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La Juve di inizio stagione sembrava non poter fare a meno della coppia Vlahovic-Chiesa, sempre in campo dal primo minuto e trascinante con 4 gol a testa nelle prime cinque partite. La Juve di ora invece, ha dimostrato di poter vincere anche senza le due stelle, che, come ricorda la Gazzetta dello Sport, non partono dal primo minuto dalla gara con il Sassuolo (ultima sconfitta della Juve). I problemi fisici, prima di Vlahovic (lombalgia), poi di Chiesa, hanno "costretto" Massimiliano Allegri a puntare su Moise Kean e Arek Milik. Ed entrambi hanno risposto presente. QUANTE SCELTE - Il polacco, oltre al gol decisivo contro il Lecce, ha segnato con il Torino ed è stato fondamentale nella rete di Cambiaso con il Verona. Per Moise invece, ancora nessun gol (anche per tanta sfortuna) ma è sembrato sia a San Siro che sabato sera il più in forma dei quattro. Ecco, appunto, quattro sono i giocatori che Allegri ha a disposizione in attacco. Un lusso che pochi possono permettersi e che rappresenta un'eccezione nella rosa bianconera, dove in altri reparti ci sono scelte quasi obbligate. Attacco a forza quattro, per la Champions League e pure per il sogno scudetto, senza dimenticare Kenan Yildiz, entrato nel finale contro il Verona.