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Renzo Castagnini, ds del Palermo e un passato alla Juventus, ha parlato a Tuttosport di Lorenzo Lucca. Scoperto proprio da lui. 

I PRIMI MESI - "Dopo l'ingaggio? Vi assicuro che i primi sei mesi non ha sfiorato il campo, Lucca. L’allenatore non lo faceva giocare. Noi, però, credevamo fortemente nel ragazzo e al termine dell’annata in D l’ad Sagramola gli ha fatto un contratto di 4 anni. Sono sincero: a me era sempre piaciuto, ma quando ho iniziato a vederlo in allenamento sono rimasto a bocca aperta. Ecco perché non mi ha sorpreso quando nei mesi successivi è esploso da noi a Palermo: avrà segnato 13 reti in 15 gare da titolare". 

LA PARTENZA - "Ho sempre pensato che Lucca fosse un giocatore unico e sono convinto che arriverà in una big. Non avevo mai visto prima un attaccante alto 2 metri, ma allo stesso tempo dinamico, agile e abile anche nello stretto. Lucca sterza e riparte. E ha un tiro potente da fermo “alla Batistuta”. Soprattutto ha lo spirito giusto: ama allenarsi e in campo, oltre a segnare, si sbatte per aiutare i compagni, un po’ come faceva Mandzukic. Non è né Toni, né Haaland. È Lucca". 

PER L'U23 - "Avevo parlato di Lucca con alcuni amici dicendo loro: “Guardate, ho un giocatore tra le mani che prima o poi scoppia in tutte le sue qualità”. Ma capisco che non fosse facile credermi: in quel momento Lucca non segnava. Di club interessati ce n’erano tanti, non solo la Juventus, ma il Pisa è stato l’unico a volere fortemente Lorenzo. A Giovanni Corrado e al ds Claudio Chiellini vanno fatti i complimenti: ora sembra facile, ma loro hanno investito più di 2 milioni per un giocatore di Serie C". 

QUANTI GOL? - "Dai 15 ai 20. Dipenderà anche dalla fortuna". 

MEGLIO AL MILAN - "Qualsiasi top club va bene, ma lo vedrei particolarmente bene nel progetto giovane del Milan. Se lo sento ancora? Sì. Ad ogni gol gli mando un messaggio con scritto: “Sei scarso”... (risata)". 

L'ESPERIENZA ALLA JUVE - "Avevamo l’accordo con James Rodriguez, ma purtroppo alla fine non concludemmo".