
La Cassazione: ‘Gli eventi di Calciopoli non alterarono la classifica’
La sentenza della Cassazione
Il Bologna era retrocesso in Serie B al termine di quella stagione, dopo aver perso lo spareggio contro il Parma, anch’esso fermo a 42 punti. La Fiorentina, grazie alla classifica avulsa, si era salvata, mentre il Bologna si era visto condannato alla retrocessione. Proprio per questo Gazzoni Frascara, scomparso nel 2020, aveva intrapreso una battaglia legale contro Juventus e altri imputati, sostenendo che lo scandalo avesse alterato il regolare svolgimento del campionato.
Nonostante la successiva dirigenza del Bologna avesse ritirato il ricorso, la società Victoria 2000, all’epoca controllante del club, aveva proseguito l’azione legale. Tuttavia, la Cassazione ha respinto definitivamente la richiesta di risarcimento, sottolineando che la parte ricorrente non aveva dimostrato un legame concreto tra le vicende di Calciopoli e la retrocessione del Bologna.
“È bene mettere in luce che la società Victoria 2000 non si è neppure in minima parte preoccupata di confutare la ricostruzione compiuta dalla sentenza impugnata. Gli eventi di frode sportiva accertati non avevano determinato, in pratica, alcun significativo mutamento della classifica finale”.
Secondo la sentenza, gli eventi di Calciopoli non hanno inciso significativamente sulla classifica finale, confermando quanto già stabilito nel processo di Napoli. In sintesi, pur riconoscendo le irregolarità emerse, la Corte ha sancito che non vi fu un impatto determinante sui risultati del campionato, mettendo così un punto fermo sulla vicenda giudiziaria legata a Calciopoli.
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