SARRI - "Alla Juve mi ha deluso. Un conto è allenare il Napoli, un altro tutti quei campioni. Quelli dopo un po' che fanno tattica si annoiano, non rimangono due ore sul campo ad ascoltarti. Ti dicono: dammi la palla che ci penso io. Infatti Allegri faceva 20 minuti di tattica il venerdì, provava i calci piazzati il sabato e stop".
ALLEGRI - "E' il miglior allenatore italiano, ama la tecnica ed è lìunico che parla sempre di qualità. Non è un catenacciaro, anzi. Adani è il Messi degli opinionisti, conosce pregi e difetti di tutti i calciatori al mondo. Non so cosa sia successo tra lui e Max, ma se si mettessero mezzora a un tavolino scoprirebbero di vedere il calcio allo stesso modo".
RIPRESA CAMPIONATO - "Io fermerei il campionato. Come fanno a ricominciare atleti che sono fermi da due mesi? Dovrebbero giocare ogni tre giorni, ci sarebbero infortuni a raffica: una follia. Negli spogliatoi ci sono 50 persone: come si fa ad azzerare il rischio? Ci sono interessi importanti in ballo, ma non bisogna esagerare. Sono un privilegiato, ho una famiglia felice e anche la piscina. Mi guardo 3 o 4 partite di calcio al giorno in tv. Quando tutto questo sarà finito forse mi impegnerò di più in televisione o magari mi dedicherò a un'altra mia grande passione e mi metterò a fare il direttore sportivo. Mi piace da quando ho messo piede a Coverciano per prendere il patentino".
DS E MERCATO - "Il migliore è Ausilio, perché sa vedere i calciatori prima degli altri. Ha pescato Kovacic a Zagabria e Lautaro in Argentina. Avrà commesso qualche errore, ma chi è che non sbaglia mai? In Italia punto su Chiesa: si può adattare a ogni modulo, gioca esterno nel 4-4-2 e nel 4-3-3, anche seconda punta. E non è vero che segna poco, anzi: in tre anni e mezzo ha fatto 30 gol partendo dalla fascia- All'estero segnatevi questo nome: Carrascal. È un ragazzo del River Plate e mi ricorda il primo Kakà per cambio di passo e qualità di palleggio. Se trova l'allenatore giusto, diventa un top".
PANCHINA - "In panchina sceglierei Marcelo Bielsa, un rivoluzionario umile che fa migliorare tantissimo i giocatori praticando un calcio offensivo come piace a me. Siamo un po' strani, tra noi due nascerebbe un rapporto speciale. Non a caso Guardiola e Pochettino lo ritengano il numero uno".