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Daniele Cataldo, ultrà milanista fermato giovedì scorso nell'ambito dell'inchiesta milanese sulle tifoserie, resterà in carcere. Cataldo è accusato di associazione per delinquere e concorso nel tentato omicidio di Enzo Anghinelli, ferito alla testa da colpi di pistola in via Cadore a Milano nell'aprile del 2019. La decisione è stata presa dal giudice per le indagini preliminari (gip) Domenico Santoro, che ha accolto la richiesta dei pm Paolo Storari e Sara Ombra di applicare la misura cautelare in carcere, pur non convalidando il fermo, poiché non sussiste pericolo di fuga. Cataldo, considerato il vice di Luca Lucci, capo della curva rossonera, ha negato ogni coinvolgimento durante l'interrogatorio, dichiarando di non essere uno dei due uomini a bordo dello scooter da cui partirono i colpi contro Anghinelli. Al momento, Lucci risulta indagato ma non è stato sottoposto a misure cautelari. Il caso continua a far luce sui rapporti tra tifoserie e criminalità, coinvolgendo figure di rilievo nella curva del Milan.