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Il 22 novembre 2024, Andrea Beretta, capo ultrà dell'Inter arrestato per l'omicidio di Antonio Bellocco, ha iniziato a collaborare con la giustizia, raccontando fatti che riguardano il suo ruolo all'interno della Curva Nord e i rapporti con la dirigenza dell'Inter. Durante i suoi interrogatori, Beretta ha fornito dettagli che vanno dalla gestione del merchandising e dei biglietti alle dinamiche dei parcheggi e dei chioschi di cibo, offrendo uno spaccato delle attività connesse alla tifoseria organizzata.

Tra le rivelazioni più rilevanti, Beretta ha raccontato di un episodio che riguarda la difficoltà nell’acquistare i biglietti per un Juve-Inter. Scoprendo che i dirigenti dei due club, Milan e Inter, avevano trovato un accordo per canalizzare 2.000 biglietti tramite una ricevitoria, Beretta cercò di replicare lo stesso schema con l’Inter. La risposta dello Slo Massimiliano Silva, tuttavia, non fu positiva, portando a una discussione accesa. Beretta racconta che la conversazione si trasformò in un confronto acceso, culminato in una denuncia alla Digos da parte di Silva. Quest’ultimo, secondo quanto affermato da Beretta, si recò in società per formalizzare la denuncia, ma fu fermato da Claudio Sala, dirigente della sicurezza dell’Inter, che lo avvisò di non coinvolgere la società senza il consenso dei vertici, in particolare di Marotta.