LO SCAMBIO - Sotto i riflettori finisce il Direttore Generale dell'ateneo Simone Olivieri che, tramite la mediazione di un amico, entra in contatto con l'avvocatessa Maria Turco, che lavora nello studio di Luigi Chiappero, storico legale della Juve. Nella serie di telefonate, si legge, i due si accordano sulle modalità di svolgimento dell'esame, per avere la certezza che Suarez passi dalle domande fino ai professori deputati a gestire il test. In una trattativa che avrebbe portato 'utilità' anche all'Università: come evidenzia il Corriere infatti, "l'avvocatessa Turco spiega a Olivieri l’intenzione di “dirottare” sull’università di Perugia tutti gli altri giocatori extracomunitari che avranno in futuro bisogno di sostenere l’esame di italiano per poter essere tesserati. E così ottiene da Olivieri la certezza che si farà tutto il necessario per risolvere ogni problema legato a Suarez". E per favorire la richiesta della legale, viene anche anticipato il test che viene svolto il 17 e non il 22 settembre come era inizialmente fissato. Al candidato, inoltre, sarebbero state consegnate in anticipo le domande e sarebbe stato preparato dai docenti Stefania Spina e Lorenzo Rocca (già protagonisti delle intercettazioni emerse nella giornata di ieri), facendo imparare all'attaccante le risposte a memoria. A certificare le irregolarità dell'esame, ci sarebbe anche un video realizzato dagli specialisti del Nucleo di polizia economico finanziaria di Perugia, che da tempo tenevano sotto osservazione l'ateneo.
CORRUZIONE - La promessa dell'avvocatessa Turco a Olivieri in cambio dell'impegno nel fare tutto il necessario per far passare Suarez, conclude il Corriere, basta ai magistrati per ipotizzare il reato di corruzione e delegare ulteriori verifiche: questa 'utilità' per l'Università è stata contestata al Direttore Generale nell'informazione di garanzia, sarà lui a dover chiarire ogni passaggio del caso.