In questo modo, così come avverrà per lo juventino, il giocatore spera di avere una sostanziosa riduzione della pena. Tonali era già iscritto nel fascicolo del procuratore federale, Giuseppe Chiné; è l’unico nome che avrebbe fatto Fagioli, si legge sul quotidiano, spiegando che proprio l'ex milanista lo avrebbe aiutato a installare sul telefono l’applicazione per il gioco online, compiuto ricordiamo, su piattaforme illegali. Nell'inchiesta della Procura di Torino, un ruolo centrale è quello degli agenti di queste piattaforme. Soggetti che operano come allibratori e che ai grandi scommettitori applicano tariffe vantaggiose tagliando del 30 per cento le loro perdite.
Caso Scommesse, Tonali si autodenuncerà. La confessione di Fagioli: 'Mi ha dato lui l'app illegale'
Dopo quanto uscito negli scorsi giorni, la settimana che inizia oggi sarà molto importante sul caso scommesse. In particolare per Sandro Tonali, che, riferisce Repubblica, si autodenuncerà alla Procura federale, ammetterà delle responsabilità e quindi è probabile che confessi di aver puntato su partite di calcio. Il centrocampista del Newcastle seguirà quindi la strada intrapresa da Nicolò Fagioli.
In questo modo, così come avverrà per lo juventino, il giocatore spera di avere una sostanziosa riduzione della pena. Tonali era già iscritto nel fascicolo del procuratore federale, Giuseppe Chiné; è l’unico nome che avrebbe fatto Fagioli, si legge sul quotidiano, spiegando che proprio l'ex milanista lo avrebbe aiutato a installare sul telefono l’applicazione per il gioco online, compiuto ricordiamo, su piattaforme illegali. Nell'inchiesta della Procura di Torino, un ruolo centrale è quello degli agenti di queste piattaforme. Soggetti che operano come allibratori e che ai grandi scommettitori applicano tariffe vantaggiose tagliando del 30 per cento le loro perdite.
In questo modo, così come avverrà per lo juventino, il giocatore spera di avere una sostanziosa riduzione della pena. Tonali era già iscritto nel fascicolo del procuratore federale, Giuseppe Chiné; è l’unico nome che avrebbe fatto Fagioli, si legge sul quotidiano, spiegando che proprio l'ex milanista lo avrebbe aiutato a installare sul telefono l’applicazione per il gioco online, compiuto ricordiamo, su piattaforme illegali. Nell'inchiesta della Procura di Torino, un ruolo centrale è quello degli agenti di queste piattaforme. Soggetti che operano come allibratori e che ai grandi scommettitori applicano tariffe vantaggiose tagliando del 30 per cento le loro perdite.
