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Nel corso della deposizione fatta da Nicolò Fagioli davanti al procuratore della Figc Chiné per il caso scommesse, che ha portato a 7 mesi di squalifica più 5 di lavori socialmente utili, il centrocampista bianconero ha specificato che il club non era a conoscenza del problema rivelando anche il motivo. Due le ragioni. La prima: "Scommettevo con una tale frequenza e anche su più eventi contemporaneamente che non sono in grado di ricordare. Non ho mai parlato delle mie scommesse con dirigenti e/o calciatori e/o tesserati della Juventus perché non mi fidavo di nessuno". E poi anche la seconda: "La Juventus non lo sapeva. Dovevo rinnovare il contratto e temevo che una notizia del genere lo avrebbe impedito"