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La notizia è ufficiale: Paul Pogba è stato dichiarato positivo al testosterone, segnando una svolta nella sua vicenda. Massimiliano Allegri ha espresso il suo dispiacere per la situazione: "Sono umanamente dispiaciuto per Pogba. Ora attendiamo l’esito di tutto l’iter". Ne scrive Gazzetta.

LA DECISIONE - La Juventus ha stabilito una chiara linea di condotta: nessuna decisione verrà presa fino a quando non verrà emessa la sentenza di primo grado. Fino ad allora, la società non può intervenire legalmente. Successivamente, in base all'entità della squalifica, la dirigenza si confronterà con l'entourage del giocatore per pianificare le prossime mosse. Attualmente, sembra probabile un addio di Pogba alla squadra, a meno che il procedimento non conduca a una squalifica di pochi mesi, una possibilità molto improbabile. In caso contrario, la Juventus è determinata a liberarsi dal contratto che la obbliga a pagare a Pogba 9 milioni di euro netti all'anno fino al 2026. L'obiettivo è raggiungere un accordo conciliatorio per risparmiare circa trenta milioni.

LE OPZIONI - Secondo il professor Fabio Iudica, esperto di diritto sportivo, la Juventus ha due opzioni legali dopo una possibile condanna di doping di Pogba in primo grado. La prima è la risoluzione consensuale, con un accordo finanziario con il giocatore. In mancanza di accordo, il club può risolvere unilateralmente il contratto, facendo ricorso al collegio arbitrale, come previsto dagli articoli 9 e 11. La Juventus non è affrettata ma spera che Pogba assuma una posizione di responsabilità, poiché sembra che abbia assunto la sostanza incriminata senza consultare i medici del club.

STIPENDIO - In seguito alla sospensione del contratto di Pogba, come previsto dall'accordo collettivo in caso di doping, il giocatore non può svolgere prestazioni sul campo e la Juventus non è tenuta a pagare il suo stipendio completo. Al momento, Pogba guadagna circa 42.477 euro lordi all'anno, pari a circa 2.000 euro netti al mese. Inoltre, non può partecipare agli allenamenti o entrare in contatto con gli altri membri della squadra. La Juventus sta valutando gli effetti negativi del Decreto Crescita: se il contratto fosse risolto prima di due anni, il club dovrebbe restituire i soldi risparmiati fino a quel momento.