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La notizia è stata lanciata dall'ANSA: anche la Procura di Torino ha aperto un procedimento giudiziario sul caso riguardante Paul Pogba, con le presunte minacce e i tentativi di estorsione subiti negli ultimi tempi da una banda di criminali della quale farebbe parte anche il fratello maggiore Mathias, che intanto tramite i social continua a lanciare attacchi e accuse, neanche troppo velate, al centrocampista della Juve. Secondo l'agenzia di stampa, comunque, la Procura del capoluogo piemontese non ha voluto fornire particolari dettagli in merito alle ipotesi di reato e alle indagini in corso.

IN FRANCIA - Nel frattempo il caso Pogba sta destando grande scalpore anche in Francia, dove L'Equipe e RMC Sport hanno dato seguito alle prime rivelazioni di France Info sui particolari della vicenda. Si fa riferimento, nello specifico, ai circa 100.000 euro che il giocatore della Juve avrebbe dovuto versare per non ricevere ulteriori pressioni dalla banda che lo teneva sotto scacco, fino al presunto rapimento avvenuto a Parigi, con Pogba condotto in un'abitazione privata e minacciato da soggetti incappucciati e armati con fucili d'assalto. Per non parlare delle accuse di aver ingaggiato un santone per lanciare delle stregonerie contro il compagno di Nazionale Kylian Mbappé, aspetto sul quale non sono giunte al momento conferme ufficiali e che vengono comunque seguite a distanza dall'entourage dell'attaccante del PSG. Con un Mondiale alle porte e il rischio che la situazione diventi incandescente, anche il presidente della Federcalcio francese Noël Le Graët si è espresso sulla questione, sempre ai microfoni di RMC Sport: "Quelle di cui si sta parlando adesso sono solamente voci, e spero che rimangano tali, perché adoro Pogba e mi auguro che questo non porti alla sua esclusione dalle convocazioni della Nazionale in vista dei prossimi Mondiali".