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Dall'Hotel Sheraton di Milano, a Tuttosport, parla l'avvocato Mattia Grassani.

CASO OSIMHEN - "Sotto il profilo penale c'è un avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Roma che ha ritenuto sussistenti i presupposti per il rinvio a giudizio. E' l'inizio di un iter che è imprevedibile quanto alla sua conclusione, con tutte le garanzie della difesa e della ragioni del presidente del Napoli, facendo però presente che parallelamente al procedimento penale si sia celebrato sul doppio grado e anche in giudizio di revocazione un omologo procedimento in ambito di giustizia sportiva che ha visto prosciolti tutti i soggetti deferiti dalla procura federale e quindi il club e il presidente del cda. Non sarà facile previsioni su tempi e contenuto, ma non sarà facile ribaltare quel verdetto anche se le due giustizie sono autonome. Due gradi davanti alla giustizia sportiva più un ricorso per revocazione conclusi tutti con il proscioglimento pieno del Napoli e del suo presidente peseranno anche nel giudizio penale".

NAPOLI COME LA JUVE? - "Non conosco le carte del procedimento che riguarda la Juve e i suoi dirigenti. Quelli del Napoli sotto il profilo sportivo sono cristallizzati e difficilmente quel procedimento sportivo in assenza di prove e fatti nuovi non valutati già potrà essere riaperto. In ambito penale in casa juventina ricordiamo che al livello sportivo la Juve ha già pagato con un penalizzazione di 10punti con squalifiche e inibizioni varie tra presidente e componenti del board. A livello penale, l'inchiesta Prisma continua ad avere un seguito e in quel caso la Juventus potrà e dovrà difendersi come suo diritto. Facendo presente solo che una piccola scheggia di quel procedimento è capitata nella mia Bologna, il trasferimento di Orsolini dalla Juve al Bologna, che anche al livello penale si è concluso con il proscioglimento del club rossoblù. Se non c'è un illecito della società di destinazione è difficile che ci sia da parte di quella di provenienza".

GIUNTOLI - "Diciamo che per casistica ultraconsolidata e quindi nel 100% dei procedimenti già celebrati i soggetti e le persone fisiche che sono state chiamate dai club a rispondere davanti alla giustizia sportiva per plusvalenze fittizie sono stati, nel caso Osimhen, il presidente del Cda e i componenti del Cda. Il direttore Giuntoli è un dipendente soggetto estraneo ai poteri decisionali e non è stato coinvolto nel primo percorso che ha avuto il proscioglimento di presidente, cda e club per responsabilità diretta e oggettiva. Giuntoli può dormire non tra 4 ma tra 44 guanciali tranquillo, anche nell'ipotesi peggiore difficilmente potrà essere chiamato a rispondere nel ruolo che ricopriva nel Napoli al momento del trasferimento di Osimhen".