1
La Procura di Torino ha deciso di acquisire il verbale dell'interrogatorio di Nicolò Fagioli, tenuto di fronte alla Procura della FIGC, al fine di valutare se avviare un'indagine relativa allegravi minacce denunciate dal centrocampista della Juventus. Durante l'interrogatorio con il procuratore federale Giuseppe Chinè lo scorso 5 settembre, Fagioli aveva rivelato di aver accumulato debiti considerevoli con gli scommettitori, arrivando a quasi 3 milioni di euro, e di aver subito minacce fisiche serie, tra cui la frase minacciosa "Ti spezzo le gambe". Questo particolare, che non era emerso nell'interrogatorio precedente del 23 giugno davanti ai pubblici ministeri torinesi, che lo stavano indagando per il presunto reato di esercizio abusivo del gioco d'azzardo, potrebbe costituire un nuovo elemento di reato.

LA PROSSIMA FASE - La prossima fase prevede che una volta che le informazioni della magistratura sportiva saranno integrate nel fascicolo penale, i pubblici ministeri potrebbero considerare l'apertura di un nuovo fascicolo per estorsione, in cui Fagioli sarebbe la presunta vittima. Se emergessero altre dichiarazioni simili da parte degli scommettitori coinvolti, queste verrebbero incluse nel procedimento. Parallelamente, la Procura di Torino sta esaminando attentamente il coinvolgimento della gioielleria Elysium Luxury di Milano, frequentata regolarmente da Fagioli e Tonali, come evidenziato dalle foto pubblicate sul profilo Instagram del negozio. Secondo quanto dichiarato dal centrocampista durante l'interrogatorio presso la Procura Federale, avrebbe utilizzato alcuni degli orologi Rolex di valore come mezzo per ripagare in parte i debiti contratti. I pagamenti avvenivano tramite bonifico bancario, e talvolta Fagioli stesso consegnavava gli orologi, altre volte si avvaleva dei servizi dei gestori delle piattaforme di scommesse per il ritiro presso la gioielleria. I proprietari della gioielleria, intervistati di recente da Repubblica, hanno respinto ogni coinvolgimento nelle attività illecite contestate ai calciatori e ai gestori delle piattaforme, sottolineando di trattare Fagioli e Tonali come qualsiasi altro cliente e di non essere coinvolti nelle loro operazioni. Attualmente, gli investigatori della Squadra mobile di Torino stanno svolgendo indagini per comprendere meglio il ruolo della gioielleria e per escludere qualsiasi coinvolgimento nelle attività illecite.