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Come racconta il Corriere dello Sport, Fagioli avrebbe ammesso la propria responsabilità diretta. Parlando però del suo coinvolgimento a livello marginale e senza attività di coordinamento né “proselitismo”. «Nicolò è sereno e ha un atteggiamento responsabile e trasparente in questa vicenda dove non ha un ruolo rilevante - hanno spiegato i suoi avvocati Ferrari e Simbari - Anzi, vuole dare un contributo alle indagini». Il calciatore ha parlato solo di sé stesso? Negli interrogatori ha fatto il nome di altri colleghi? Domande che al momento restano aperte.