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Come racconta La Gazzetta dello Sport, ci sono tre anni di squalifica per i giocatori che scommettono sul calcio. Se andasse davvero a finire così, che cosa potrebbero fare i club a cui appartengono? Se la Procura federale non dovesse accertare «la responsabilità diretta della società» né che al suo interno qualcuno fosse a conoscenza dell’illecito, la società del colpevole in un caso scommesse potrebbe intervenire contro il proprio calciatore.

CASO FAGIOLI-JUVE - 
Nel caso Fagioli-Juve, le linee guida sono dettate dall’accordo collettivo siglato da Lega Serie A, Aic e Figc che all’art. 5 comma 5 che prevede la sospensione della retribuzione, anche nel caso in cui «il calciatore abbia subito provvedimenti disciplinari interdittivi per sanzioni in materia di illeciti sportivi, di divieto di scommesse e di pratiche di doping». Il club potrebbe però andare oltre e chiedere la risoluzione del contratto stesso (art. 11 comma 4). In Inghilterra la situazione è quasi la stessa, qui regolata dallo Standard Contract. Difficilmente però le tre società seguiranno la strada della rescissione con i loro giovani: la Juve è legata a Fagioli, Zaniolo all’Aston Villa è in prestito e Tonali è stato strapagato dal Newcastle che, a quanto risulta, non ha alcuna intenzione di mollare il suo gioiellino, neanche se dovesse prendere 3 anni di squalifica.