QUANDO CONTE SALUTO' - "Era luglio. Avevamo appena iniziato il pre-ritiro, eravamo ancora lì a Torino. Andavamo in centro. Ha comunicato la sua scelta a noi dello staff. E’ stato un colpo, ci ha preso di sorpresa. Non pensavamo veramente che lui facesse qualcosa del genere. Sicuramente è stato difficile andare via dalla Juventus, perché in quel momento eravamo una squadra che poteva vincere ancora. Comunque abbiamo poi fatto una bella esperienza in Nazionale: abbiamo ricreato lo stesso gruppo, la stessa famiglia ottenendo ottimi risultati. Abbiamo fatto ri-innamorare i tifosi della Nazionale".
CONTE IN ITALIA? - "Io lo vedo bene ovunque. Antonio è uno dei migliori in circolazione e può fare bene da per tutto. Chiunque lo prenda, fa la miglior scelta possibile. E comunque, Italia o estero, io sono contento se lui è sereno: gli voglio bene come a un fratello. Alla Juve? Eh, non so, dovete chiederlo a lui...".
SU ALLEGRI - "Un giudizio positivo. Sa come tirare fuori la Juve dalle sabbie mobili. Lui ci vive dentro, solo lui conosce le problematiche dello spogliatoio. Adesso Allegri è la persona giusta".
QUESTA JUVE - "La Juve vista a Nantes dà fiducia. Anche se il Torino può metterla in difficoltà. Fa un po’ il gioco dell’Atalanta: Juric è stato assistente di Gasperini, punta sulla pressione uomo contro uomo. Ma la Juve ha le potenzialità per vincere questo derby. In Europa League? Ha giocatori di qualità, può puntare a fare bene e arrivare in fondo. Anche se ci sono molte altre squadre di livello. In Europa, però, vale sempre il principio per cui serve innanzitutto la fortuna di arrivare nei momenti che contano senza infortuni e con i giocatori a posto, senza espulsi. Serve la possibilità di scegliere l’11 migliore".