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Le parole di Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo, a Radio Serie A:

INTER - "La passione arriva da mio papà, un grande appassionato di calcio. Quando ero piccolo mi portava sempre a vedere l’Inter, era tifoso: così mi sono innamorato di questo sport, sognando di fare qualcosa di bello in tale ambito".

MAROTTA - "Un giorno mi chiamò Giuseppe Marotta appena arrivato al Calcio Monza, aveva acquistato due ragazzi dalla nostra società. Andai a Monzello e con lui è nato subito un bel feeling. Da lì è iniziato un rapporto di fiducia, è stato un maestro. C’è sempre stata grande stima, abbiamo lavorato insieme in diverse squadre. Ho imparato tanto da lui, dal punto di vista sportivo ma anche gestionale e di marketing. Il nostro è un rapporto di amicizia ma anche di litigi durante le trattative, perché poi ognuno fa gli interessi del proprio club. È capitato di litigare, parlando di giocatori ambiti da altre società per i quali si discuteva e non si riusciva a trovare un accordo. Tornare a lavorare con Marotta? Sarebbe fantastico lavorare insieme, può darsi, dipende da cosa farà lui in futuro. Mi piacerebbe, da lui c’è sempre da imparare".

BERARDI-JUVE - "Io e Marotta abbiamo litigato per Berardi? C’è stato un interesse per il giocatore quando Marotta era alla Juventus, avevamo trovato un accordo ma Berardi fece una scelta diversa: non fu una rinuncia ai bianconeri, ma una volontà di rimanere al Sassuolo provando a giocare per qualcosa di importante".

BERARDI - Quanto vale Berardi? Vale tanto, chiaramente dipende dal momento. Può essere intorno ai 30 milioni, anche perché l’anno prima avevamo avuto un’offerta da un grande club italiano, ma avevamo scelto di andare avanti insieme. Lui è un top, sotto tanti aspetti".

SCANSUOLO - "Non ci conoscono, tante volte si è pensato facessimo affari con la Juventus, ma non era così. A esempio, abbiamo fatto più trattative con la Roma che con altre squadre, abbiamo preso tanti giovani da loro. Era un detto iniziale come se ci fosse un legame particolare tra Sassuolo e Juventus, ma noi abbiamo la fortuna di avere un buon rapporto con tante società".

FRATTESI E LOCATELLI - "Ci sono due calciatori a cui mi sento particolarmente legato, Davide Frattesi e Manuel Locatelli. Sono due ragazzi che ho cercato di accontentare nel momento della cessione. Il lato economico di una cessione è importante, ma non determinante. A esempio, Locatelli voleva andare assolutamente alla Juventus, noi lo abbiamo accontentato pur rinunciando sotto l'aspetto economico perché c'era l'interesse di un'altra società, l'Arsenal".  



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