Si parla di brillanti mezze punte, di esterni; ora addirittura dell’addio d’un dei più forti difensori al mondo, con relativo problema perché sia Caldara (quest’anno non resta all’Atalanta?) sia Rugani sono un azzardo rispetto a una certezza che se ne va. Ma non si parla del fatto che questo tuo centrocampo oggi non è più presentabile. Lemina galleggia nella sue confusioni tattiche, Sturaro ha molta volontà e lì si ferma, Rincon ha limiti evidenti. Non vanno nemmeno come riserve. I titolari sono il problema. E’ il primo problema che nessuno ha il coraggio di nominare si chiama Pjanic: un giocatore non risolutivo, un trottatore che non azzarda più e sembra ormai specializzato nel passaggio breve orizzontale, di cui si ricordano pochi, troppo pochi assist determinanti. Perfino nelle punizioni il suo rendimento è calato. Una ciliegina sulla torta, insomma, che nemmeno a Roma rimpiangono. Anzi, si fregano ancora le mani. A cui si aggiunge un’altra ciliegina: Khedira, che non è un peso piuma come Pjanic, bensì un peso welter. Molto bravo a danzare senza palla e a inserirsi in area, non è un lottatore e quando il gioco si fa duro si stenta a trovarlo. Marchisio deve confermare la ripresa dopo il brutto infortunio e comunque la sua sostanza non basta a fare una torta. Siamo sicuri che basti Bentancur?
Eccolo il punto, cara Juve: troppe ciliegine e poca torta, in mezzo al campo non vanno bene. Ci vogliono centrocampisti di lotta e di governo e tu ne hai persi due tra i più forti al mondo. Danzatori e trottatori non ti si addicono, anche perché costringono gli attaccanti a un lavoro doppio o a ripiegare sull’invenzione anomala di Marione. Sarà molto difficile che si ripeta il caso dell’anno scorso, con un centrocampo assai assistito e poco assistente. E’ un lusso che non ti puoi più permettere. Prendine due buoni, di lotta e di governo, appunto e fai una bella torta. Le ciliegine e la panna lasciale agli altri. Sempre che le vogliano.
Ciao, sempre tuo
Omar Savoldi