PUBBLICO - "San Siro quando borbotta si sente. Inevitabile che sui giovani potesse incidere. L’atmosfera ovattata, da accademia, dà loro una mano: possono esprimersi senza la paura e l’ansia di sbagliare un passaggio. Ma credo che fosse così soprattutto in estate. Ora l’autostima è diversa. Sono sicuro che, pubblico o non pubblico, oggi il Milan sarebbe comunque là in cima".
MERCATO - "Sì, un difensore farebbe comodo, giocando su tre fronti. Ma poi basta. Vice-Ibra? Da un punto di vista numerico ci potrebbe stare, ma il Milan ha raggiunto un suo equilibrio, che è meglio toccare il meno possibile. Anche a costo di rischiare un po’".
ALTRE - "Inter e Juve hanno un bagaglio tecnico e di scelte che chiaramente le riporterà a essere protagoniste, hanno rose grandi e ricche. La Lazio è un enigma, l’Atalanta dipende da come prosegue la Champions, il Napoli è strutturato. Ma il Milan, fidatevi di me, sta lassù perché se lo merita. E può restarci fino alla fine".