SENZA PUBBLICO - "Ci sono delle valutazioni da fare, ci sono giocatori che senza pubblico rendono di più, hanno più coraggio, si segnano più gol. Il pubblico se non hai personalità ti blocca, per alcuni calciatori giocare senza tifosi è produttivo. Io direi che senza pubblico manca quell'atmosfera trainante, io alla forza del pubblico do il venti percento. Ci sono squadre che quando giocano in casa vivono delle trasformazioni pazzesche".
ITALIA - "C'è stato un momento in cui sono stato vicino alla panchina azzurra, io ho rifiutato perché non mi sentivo di poter allenare la nazionale italiana. Ora la squadra di Mancini ha una grande fortuna, ha bei giocatori. Ha un grande portiere, che fa sempre la differenza, e abbondanza di forza e qualità a centrocampo. Con forza e qualità a centrocampo, hai qualcosa di veramente importante".
CASSANO E RONALDO - "Ronaldo il fenomeno era il più forte di tutti. È stato il migliore. Ma è stato anche il giocatore che ho fatto cedere dal Real Madrid perché non voleva perdere peso. Cassano? Giocatore straordinario, però purtroppo anche lui dopo un anno non aveva capito la sua forza. Un talento sprecato".