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A tutto Fabio Capello. L'ex allenatore parla al Corriere dello Sport, partendo da Dybala e dal paragone con Sivori: «Come no, quando arrivò alla Juve dal Palermo. Imparagonabili, però e di epoche differenti, e lontanissime. Dybala è tanta qualità, è fantasia, se sta bene fisicamente fa la differenza come pochi altri al mondo. Ma Sivori era il Messi di quegli anni. Un genio. Quando leggo che avvicinano qualcuno a Messi mi vien voglia di strappare il giornale: Messi è inavvicinabile, unico, proibito inquadrarlo, appartiene a un ordine superiore».  
 
DYBALA - «Un vorticare di trovate e soluzioni, l’acquisto che serviva a Mou per alzare il livello e le ambizioni della Roma. Perfetto anche per la piazza... Il primo anno José ha vinto la Conference e ha ripreso le misure del calcio italiano, ora deve puntare a un posto tra i primi quattro. Non è tipo da traguardi minori e sul mercato va accontentato perché conosce il modo, la strada. Ho ritrovato il miglior Mourinho quando si è detto un pochino frastornato. Non a caso è riuscito a esercitare la pressione che serviva sulla società, ottenendo quello che cercava».  
 
ALLEGRI SCUDETTO - «Ho sentito, è giusto. Non ha scusanti e non si naconde. Ha avuto i giocatori perfetti per il suo calcio e le sue idee. Qualità e esperienza».  
 
RINNOVAMENTO - «Qualche giovane la Juve l’aveva messo dentro l’anno scorso, ma se vuoi vincere ti serve un mix di freschezza e conoscenze. Bell’acquisto e bella stazza anche Bremer, uno dei rari marcatori del campionato».