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Non c’è calma dopo la tempesta. Perché oggi continuano a susseguirsi parole, voci e opinioni sul tema del giorno oltre alla chiusura del calciomercato, ovvero la non partita Juventus-Napoli, annullata in seguito all’assenza della squadra di Gattuso allo Stadium, bloccata in Campania in isolamento fiduciario su disposizione dell’Asl. Un evento straordinario e surreale, che all’indomani fa emergere curiosi retroscena.

REPORT CANCELLATI DAL SITO – Se si va a spulciare il sito del Napoli, sono letteralmente spariti i report degli allenamenti dell’ultima settimana. Ovvero quella successiva alla partita del Genoa, che ha rilevato la positività al Covid-19 di ben 22 giocatori nell’arco degli ultimi sette giorni, adesso fortunatamente tutti negativi. Ovvero quella antecedente al big match contro la Juventus, sfida che avrebbe visto l’assenza sia di Zielinski che di Elmas, anch’essi positivi. Report delle sedute cancellati dal sito, anche se il social media manager del Napoli si è dimenticato di cancellare i relativi tweet di collegamento alla pagina relativa. Che non c’è più, cliccando sul presunto link si raggiunge la home del sito del club partenopeo, al contrario di qualsiasi altra notizia (come i sorteggi dei gironi di Europa League), il cui link porta all’articolo costruito ad hoc sulla pagina web. A cosa è dovuta questa mistificazione? Il motivo risiede nella frecciata non troppo celata del presidente Andrea Agnelli.

LE PAROLE DI AGNELLI – Mentre l’arbitro Doveri decretava il 3-0 a tavolino a favore della Juventus (che dovrà essere omologato dal Giudice Sportivo), Agnelli si presentava in conferenza stampa, pronunciando questa frase: “L’Asl interviene quando il protocollo non viene osservato”, lasciando intendere il motivo per il quale l’autorità sanitaria di Napoli abbia bloccato la partenza per Torino di Mertens e compagni. Ecco forse spiegato cosa c’è dietro alla cancellazione del report degli allenamenti. Protocollo che, in ogni caso, è stato applicato accuratamente dai bianconeri, come spiegato nell’intervento del responsabile sanitario della Luca Stefanini: “L'applicazione del protocollo è sempre effettuata in accordo con le autorità sanitarie locali e se la Juventus non avesse rispettato il protocollo ci sarebbe stato l'intervento di un'autorità demandata".