PARMA - "Città bellissima, dove sono cresciuto con la mia famiglia. E questa crescita mi ha costretto a ben 5 traslochi di casa in 7 anni. Un po’ troppi, ma siamo stati felici così. Oggi il confronto con la Juve è impari, ma pensare al Tardini di nuovo riempito di entusiasmo, dopo l’amarezza della serie D, mi dà gioia.
JUVE - "In una partita del genere hai poco da perdere e chissà... Però i bianconeri sono fortissimi, fanno paura. E non solo per l’arrivo di Cristiano Ronaldo. Per esempio a me Emre Can piace tantissimo. E poi Allegri sa sempre cambiare la squadra, secondo avversario e momento di forma dei giocatori. Difficilissimo sorprenderli. E' favorita per lo scudetto, il gap è aumentato. Nel senso che i club che inseguono non si sono migliorati nelle infrastrutture. La Juve dopo Vinovo ha realizzato un nuovo centro sportivo, ora ha pure la squadra femminile di vertice. E poi si sente forte come club e non ha paura di cambiare. Non era semplice chiudere il rapporto con Buffon e Marchisio. Ha creato un meccanismo virtuoso. Non basta il mercato, pur importante, di Inter, Milan e Roma: le altre restano indietro".
ANCELOTTI - "Di lui ricordo la difesa a zona. Io prima ero abituato a seguire solo l’uomo e con lui ho appreso movimenti e posture corrette. Ma è difficile contenere Carletto negli appunti. Quello con lui è stato un rapporto umano eccezionale. Basta dire che quando ci salutò per andare al Milan noi giocatori piangemmo. Grande persona, anche se...Quando arrivò a Parma, io ero abbastanza giovane e si convinse che potevo rendere meglio come terzino sinistro. Credo sia stato uno dei pochi errori come allenatore... Infatti da persona intelligente poi spostò me e Thuram in mezzo e diventammo una grande difesa".
GATTUSO - "Sta diventando sarriano? È il calcio moderno che va in questa direzione. È tutta questione di tempi e spazi. E Rino è bravo in questo. Sarri credo farà bene in Premier. Ma va detto che come Ancelotti ha sfruttato intelligentemente il suo lavoro, Maurizio lo ha fatto con Conte. Antonio non starà simpatico a molti, ma ha lasciato una cultura del lavoro importante. Se andate a guardare, i giocatori del Chelsea sono stati fra i migliori al Mondiale, almeno sulla condizione fisica".