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Tuttosport ha intervistato Fabio Cannavaro, che ha parlato anche della lotta scudetto in Serie A e del momento della Juve.

L'INTERVISTA ESCLUSIVA DEL BN: PARLA L'EX ALLENATORE DI DJALO

CHI VINCE? - "Bella domanda. L’Inter è a mio avviso superiore come giocatori, ha un organico più completo e profondo, sfoggia sostanzialmente un bel calcio offensivo, ha il capocannoniere del campionato Martínez che ha segnato 16 gol e offerto 4 assist in 17 partite disputate. È la squadra che vanta di gran lunga il miglior attacco nonché la miglior difesa. La Juve ha ceduto molti giocatori prendendone pochissimi, esborsi al minimo perché la società ha operato secondo una precisa politica di tagli dopo anni in cui erano stati spesi tantissimi soldi, però la squadra dopo un inizio sofferto ha perso una sola volta a Sassuolo, proprio come l’Inter, e ora è lì, ad appena due punti. Tante vittorie di misura e in piena zona Cesarini? Non è casualità, fa parte del DNA bianconero. Spirito guerriero, indomito. Crederci sempre. Fino alla fine, fin che l’arbitro fischia tre volte".

CALO DELL'INTER? - "Io penso che saranno decisivi i prossimi mesi quando ricomincerà la Champions League che la Juve per squalifica non può disputare. Ci sarà un surplus psicofisico per i nerazzurri. Anche se non va scordato che superare gli ottavi, eccetera, costituisce in ogni caso un’iniezione d’autostima".

YILDIZ E GLI ALTRI - "Ho visto. Ma l’uomo che può risultare decisivo nella lotta scudetto, in grado di fare la differenza, è Chiesa. Di gran lunga il miglior giocatore italiano d’oggigiorno. Se è a posto fisicamente, difficile contenerlo. Non ce n’è per gli avversari. Federico sa spaccare le partite con i suoi strappi, i suoi sprint brucianti, il cambio di passo, le incursioni devastanti, i suoi gol e i suoi assist. Ma dev’essere in forma, al top, non condizionato da problemi o problemini fisici".

VLAHOVIC - "Se gliela dai giusta, lui la butta dentro. L’incornata aerea è una sua specialità. Ha un fisico prorompente. Poi succede anche che possa passare un lungo periodo all’asciutto e finire pure in panchina. Ma ora mi sembra ritrovato, in piena fiducia".

VAR - "Il Var va usato per quello che è: un importantissimo, fondamentale aiuto per il calcio e per cancellare gli errori umani degli arbitri. Ma va sfruttato appieno, al 100%. Sempre e comunque. Non parzialmente, non così ogni tanto e magari pure a casaccio con i varisti che vanno nel pallone e i direttori di gara che non insistono per il “review”. Var magari per corner e falli laterali, sì, come hanno detto in Inghilterra. E chissenefrega se le partite dureranno 5 o 10 o 15 minuti in più. Quale sarà mai il problema? Ai Mondiali in Qatar abbiamo assistito a diversi incontri con recuperi anche oltre i 10’. La strada è quella del tempo tecnico come nel basket".