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Come racconta il Corriere dello Sport, dopo i fatti del 2006, il 10 maggio 2010 la Juve aveva riaperto la vicenda, presentando a Coni, Figc e Consiglio Federale un esposto per la revoca dello scudetto assegnato ai nerazzurri. Quattordici mesi dopo, il 18 luglio 2011, il Consiglio federale della Federcalcio, respinse l'istanza in autotutela, dichiarandosi «incompetente»; poi nello stesso anno, fu il Tnas, il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport, ad esprimersi in eguale modo. Le altre pronunce si sono mantenute nel medesimo solco: nel 2019 il Collegio di Garanzia dello sport presso il Coni aveva dichiarato inammissibile il ricorso Juve; stessa cosa evidenziò il Tar del Lazio nel 2022. Si arriva così all’agosto scorso e alla prima pronuncia del Consiglio di Stato, anticamera di quanto successo ieri. Si chiude un’epoca.