L'ACCADUTO - Nella giornata di oggi le votazioni sono state eseguite due volte in quanto al primo tentativo i consiglieri di Serie A Lotito e Marotta, e il presidente Lorenzo Casini hanno clamorosamente votato contro. La doppia votazione di oggi appare come una vera e propria gaffe e le dichiarazioni di Claudio Lotito che l'ha definito: "Soltanto un malinteso". Dopo mille peripezie la svolta: il calcio femminile sarà professionistico. Questo non significa che le giocatrici avranno stipendi uguali a quelli dei colleghi maschi. Significa che potranno avere una serie di tutele di cui ad oggi non godono.
LE NOVITÀ - Si può parlare di svolta perchè ad oggi, una giocatrice, al termine della sua carriera non può godere di una pensione, in caso di maternità addirittura le società hanno il diritto di sciogliere l'accordo economico che le lega alla giocatrice. Dal primo luglio finalmente si parlerà di contratti e non più di accordi economici. Non ci sarà un tetto massimo di "stipendio" che le giocatrici potranno ricevere. Può essere anche un grande palcoscenico per le ragazze extracomunitarie che non dovranno più avere problemi richiedendo visti turistici o per motivi di studio ma finalmente un visto lavorativo.
I COSTI - I costi graveranno interamente sulle società di appartenenza, per questo da molti presidenti era stato definito come "insostenibile" questo passo. Le giocatrici diventeranno dipendenti delle società e godranno di tutti i diritti e le tutele del caso in ambito legale e sanitario. Potrebbe essere anche un rischio perchè il calciomercato potrà rappresentare una fonte di guadagno, se le società saranno in grado di sfruttarla a dovere. A pochi giorni dall'Europeo in Inghilterra le giocatrici raggiungeranno un nuovo e grande traguardo: quello delle tutele.