AJAX - «De Jong? Siamo giocatori con caratteristiche differenti, non so se lui sia il migliore in Europa oggi, ma è molto forte. Non l’ho mai incrociato all’Ajax. Mi sono allenato tre settimane con De Ligt. Con l’Ajax firmai a marzo del 2019. Pensi che non mi hanno fatto fare l’Europeo Under 21 in Italia per integrarmi al più presto. Ero felice, con la squadra andava bene. Amsterdam è bella, con tante possibilità, ristoranti, luoghi per camminare. Sono partito bene, ho giocato subito, anche nei playoff di Champions. Non so cosa sia successo, ma a un certo punto mi hanno messo da parte. Forse si aspettavano qualcosa di più. Mi sento ancora con qualcuno, soprattutto Tadic».
IDOLO - «Naturalmente mio padre, Petre. Ha giocato tanto con la Steaua e con la Romania. Ora ha una scuola calcio. Lui è l’esempio. Poi c’è Hagi. Che ha allenato pure papà. Mi ha insegnato ad essere sempre umile e a lavorare sodo per raggiungere gli obiettivi».
MODELLO - «Xavi del Barcellona e tanto Pirlo. Sono cresciuto guardando i suoi video su youtube».