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Alla fine è stato preso per questo. Per fare la differenza nei momenti di stanca e quando la rosa si sarebbe decimata, le partite avrebbero ripreso ad avvicinarsi tra loro e qualche toppa da apporre qua e là sarebbe stata necessaria. Martin Caceres si riprende la Juve all'ombra di Cagliari, dove il mare spira e dove una vittoria potrebbe portare a tre - già tre - il numero di vittorie mancanti per portare a casa l'ottavo scudetto di fila. Mica poco.

TOCCA A LUI - E con uno come Caceres l'Allegrata è presto servita. La possibilità di passare alla retroguardia a tre, e quindi di rimpolpare il centrocampo con l'aiuto dei terzini, è cosa pensata. Chissà se sarà anche fatta. Comunque, il modulo ibrido, prima del suo arrivo, peccava proprio di un giocatore con queste caratteristiche: un uomo che potesse dare una sterzata alla difesa giocando da quarto largo o da terzo stretto. Più e meglio di De Sciglio, quasi costretto a snaturarsi dagli eventi. Chi l'avrebbe detto: col senno di poi - e con la mano della sorte - Caceres si è rivelato fondamentale per questa squadra.