commenta
C’è una Juventus con Cuadrado e una Juve senza. Indubbiamente, quella con il colombiano gira nettamente meglio. Lo si è visto ieri sera, contro l’Inter, ennesima dimostrazione di quanto il 32enne sia diventato fondamentale nella nuova era bianconera targata Pirlo. Cuadrado è sempre stato importante, anche sotto le gestioni Allegri e Sarri, senza riuscire mai a strappare un pezzo dell’immagine di copertina. Adesso è imprescindibile, con lui la Juve è tutta un’altra squadra.

IMPRESCINDIBILE - Da duttile come terzino reinventato, a fondamentale come maestro del ruolo. Il passo è stato breve quanto visibile ad occhio nudo, oppure dopo una rapida revisione al Var in occasione della trattenuta prolungata di Young in area di rigore. Sul successo della Juve contro l’Inter c’è anche il suo zampino, come spesso accaduto in stagione. 13 gli assist in 22 presenze, suddivisi in ogni competizione giocata (6 in campionato, 5 in Champions League, 1 in Supercoppa e 1 in Coppa Italia). Rifinitore come pochi terzini sanno fare, un regista di fascia aggiunto che incide nella manovra bianconera, curando sempre la fase difensiva, affinata partita dopo partita. In sostanza, Cuadrado innalza la dimensione della Juve, conferendogli uno smalto differente, quello che era mancato in campionato contro i nerazzurri, dove il colombiano non scese in campo a causa del Covid. Adesso è acqua passata, perché la fascia è tornata di dominio esclusivo del colombiano, pronto a trascinare la Juve verso un’altra vittoria.