PERCHE' SI' – D'altronde Milik ha le caratteristiche ideali per quel che serve oggi e non domani alla Juve di Sarri. Un terzo violino, magari pure quarto, che possa completare l'attacco. Forte di testa, abile con i piedi, capace di riempire l'area di rigore e allo stesso tempo agire da regista d'attacco spalle alla porta. Che possa giocare sia con Paulo Dybala che con Cristiano Ronaldo, magari con entrambi. E sappia accettare la panchina, grazie alla stima infinita che lo lega proprio a Sarri. Che conosce bene, anzi a memoria. Che stima sapendo di essere stimato. Non bisogna dimenticare infatti quegli incontri diretti tra Sarri e Milik in fase di trattativa quando il polacco doveva scegliere la nuova squadra dopo l'Ajax, uno addirittura in areoporto. Sarri convinse Milik, Milik ha sempre convinto Sarri. E ora la Juve ci sta provando.
LA TRATTATIVA – Non è l'unica opzione per il ruolo di centravanti, ma in questo momento è forse la pista più concreta anche dopo il riscatto di Mauro Icardi da parte del Psg. Il Napoli ha fissato il prezzo, con 40 milioni Milik può essere della Juve o di qualunque altro club. Ma il polacco non rinnoverà e quel contratto in scadenza tra dodici mesi giocherà a favore di chi vorrà comprarlo. Anche perché attualmente non ci sono ancora contropartite in grado di scaldare il cuore del Napoli o di scaldarsi all'idea di raggiungere Rino Gattuso: che siano Federico Bernardeschi o Cristian Romero, Daniele Rugani o Rolando Mandragora, giusto per fare gli esempi di cui si è già discusso. Mentre l'ingaggio non sarà un problema, con Milik che di fatto andrebbe a guadagnare più o meno la metà di Higuain. Ora la finale di Coppa Italia, forse l'ultimo atto di Milik avversario della Juve. Poi un'estate per ricongiungere il polacco a Sarri.