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Oltre le voci, le indiscrezioni, le speranze, ci sono i fatti. E questi viaggiano tutti verso un'unica direzione, ovvero la permanenza di Massimiliano Allegri. Dietro infatti le mosse della società, quelle fatte, quelle in corso e quelle future c'è la mano (e il volere) del tecnico livornese. Tutte programmate, come rivela Tuttosport, negli incontri tra i dirigenti, Giovanni Manna in primis, e il tecnico andati in scena alla Continassa dopo la fine del campionato.

I PRIMI 'REGALI ' - Il primo "regalo" ad Allegri infatti è stato l'acquisto a titolo definitivo di Milik, un giocatore che l'allenatore stima per le doti tecniche e la capacità di giocare sia prima punta che insieme ad un altro attaccante. C'è poi Weah, che arriverà a Torino nei prossimi giorni e che sembra perfetto per sostituire Cuadrado e diventare un jolly sulla fascia destra, dove potrebbe giocare sia da esterno nel 3-5-2 sia più avanzato in caso di 4-3-3. 

ALTRI DUE SEGNALI - Anche all'interno dello staff la mano e l'impronta di Allegri è chiara. Per sostituire Paolo Bianco infatti, è in arrivo dal Sassuolo Franceso Magnanelli, che nel 2007/2008 era allenato proprio dal tecnico quando ci fu la promozione in Serie B. E lo stesso Magnanelli ha annunciato pochi giorni fa di aver avuto un confronto con Allegri. Senza dimenticare chi più di tutti l'allenatore bianconero vuole trovare il 10 luglio quando inizierà la preparazione. Ovvero Adrien Rabiot, per cui la Juve sta facendo tutto il possibile per convincerlo a rimanere. Anche in questo caso, una mossa condivisa e sostenuta da Allegri.