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"Le cose capitano lavorando e con il tempo, c'è maggior conoscenza e maggior condizione fisica in questo momento. Anche dal punto di vista mentale siamo più allenati e questo fino a qualche settimana fa è stato il nostro maggior problema. Con l'avvicinarsi delle gare da dentro o fuori noi riusciamo a trovare motivazioni e unità d'intenti."

Il mio segreto? Essere amico del presidente (ride ndr) questo può aiutare per giocare titolare. Penso che però sul campo, sia in settimana che negli allenamenti posso dare le risposte che il tecnico si aspetta da me e quelle che si aspetta da un portiere titolare. Il match d'andata? Non eravamo deconcentrati, sapevamo che dopo il ko di Barcellona le partite successive erano decisive. Gli avversari però hanno dei valori e lo Sporting ha messo in difficoltà noi e il Barcellona. Hanno giocatori con esperienza e fisicità. Hanno corsa e gamba e quindi è una squadra dura da battere per tutti. Quando giochi queste partite puoi avere difficoltà."

HIGUAIN - "Le cose che dico non sono calcolate, mi faccio trasportare dal sentimento, quello che ho detto dopo Udinese era qualcosa che durante la gara mi era nato dalla viscere Ho visto un giocatore che si stava dannando per la squadra. Era stato anche sfortunato con quel palo. In quella gara tutti avevano trovato il modo per metterci in risalto per salire agli onori della cronaca credo che in quella partita chi aveva dato il segnale più importante fosse Higuain. Era una cosa giusta da dire. Su Dybala non c'è nulla da dire. Dopo un inizio di stagione così anche due settimane senza essere al 100% sono cose normali e umane."

RUI PATRICIO - "Credo che il premio come miglior portiere dell'Europeo sia stato un premio meritato perché ha giocato un grande europeo assieme a tutta la squadra perché in pochi pensavano che il Portogallo avrebbe potuto vincere. Come tutte le grandi squadre il ruolo del portiere è determinante. Credo che lui abbia fatto un grande europe, è un portiere di livello internazionale da tanti anni.

GIOCO JUVE - "In ogni tipo di critica ci sono cose strumentali e altre cose vere. Come faccio sempre quando ci sono queste critiche individuali cerco di fare un'analisi seria e onesta per cercare di capire le cose vere e le polemich spicciole. La maggior parte delle cose non le reputo corrette perché poi bisogna guardare i numeri. I nostri numeri dicono che non abbiamo tantissimi problemi anche se in questo momento in campionato c'è chi fa meglio di noi. Vanno elogiati loro e non denigrati noi." 

"Siamo bravi a gestire le partite. A Milano siamo stati umili e bravi capendo che un metro in meno non ci avrebbe fatto vincere la gara. Domani l'insidia più grossa è dovuta al valore dell'avversario in casa loro. Non è un rischio da poco. Questa società mi ha insegnato a lavorare senza guardare la carta d'identità e lavorare nel miglior modo possibie. Io do sempre il massimo per me e la causa."