SUL PSG - “E’ un’esperienza assolutamente diversa da quella a cui ero abituato. Mi dà molto entusiasmo, mi rende felice e mi consente di migliorare professionalmente e umanamente. Con un maggior numero esperienze si accumula un bagaglio più grande, sotto tutti i punti di vista. Dopo aver lasciato la Juve e l’Italia ho capito che esiste tutto un altro modo di approcciare lo sport, e questo è il PSG. Qui la vita è completamente diversa da quella in Italia”.
SULLA DIFFERENZA TRA JUVE E PSG - “Il Paris Saint-Germain ha una storia che non può essere quella della Juve, del Real Madrid o di altre grandi squadre. Ma ha un presente e un futuro che lo vedrà sicuramente accanto a questi club, questa è la cosa più importante. Il PSG sta gettando le basi per un grande futuro”.
SULLA CHAMPIONS - “Il PSG è un candidato a vincere la Champions ormai da cinque o sei anni. E’ un club giovane che lavora per avvicinarsi alla vittoria, ma non può essere un’ossessione, è un grande stimolo che dovrebbe darci un sacco di energia per cercare di migliorare”.
SU NEYMAR - “Può diventare il numero uno. Non avevo mai giocato insieme a lui, l’ho sempre avuto come rivale. Dal punto di vista tecnico è incredibile, adoro vedere giocatori così bravi. Ti rendi conto che tutto quel denaro che i tifosi spendono per un biglietto è per vedere calciatori come lui”.
SU MBAPPÉ - “Un ragazzo che ha potenza, fiuto del gol, rapidità… Penso che lui e Neymar siano complementari. Se sono intelligenti, si divideranno i prossimi 10 Palloni d’Oro”.
SULLA JUVE - “La Juve è molto forte, a livello europeo lo è stata anche nelle ultime quattro o cinque stagioni. Quest’anno lo è ancora di più perché ha comprato un giocatore incredibile. Ronaldo è entrato nel meccanismo di una squadra molto solida alla quale, forse, mancava solo l’ultimo pezzo. E questo è lui. La Juve è una grande candidata per la Champions come il Real Madrid, che se vincesse anche questa edizione rappresenterebbe un’anomalia, qualcosa di straordinario”.
ANCORA SULLE CANDIDATE ALLA CHAMPIONS - “La Juve, come squadra, è la più forte. Il suo valore è pari a quello del Real Madrid, del Barcellona, del City. Ma in Champions nessuno ha mai la garanzia di vittoria, ci sono sempre tre o quattro squadre più forti delle altre ma vincere dipende da piccoli dettagli”.
SU RONALDO - “Se mi aspettavo un suo trasferimento alla Juve? Non sono rimasto sorpreso, perché capisco il desiderio da parte di un campione di cambiare, di cercare nuove sfide… Dopo tanti anni nello stesso luogo hai bisogno di diverse motivazioni. Lui è arrivato alla Juve e io me ne sono andato. Certo, sarebbe stato bello giocare con un campione come lui. Ma sono arrivato a Parigi e qui ci sono Neymar, Mbappé, Thiago Silva, Verratti, grandi calciatori che mi rendono comunque felice”.