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Gigi Buffon, dal Gran Galà del Calcio, parla a Sky Sport.

INTER INGIOCABILE? - "Ho visto la partita ieri, sono felice per il calcio italiano. Pubblicità enorme. Vedendo l'Inter capisco che, quando gioca seria e ha quel briciolo di cattiveria, può battere chiunque ed essere protagonista in Europa".

DONNARUMMA - "Che non sia titolare sul Paris credo sia un'iperbole. E' un momento. Come tutti i grandi portieri purtroppo hai responsabilità, a volte anche superiori a quelle che dovresti avere. Ora è incappato in due episodi sfortunati, verrà criticato. Ha una corazza tale da andare avanti". 

NUOVO INCARICO - "Mi sento bene, a mio agio. Penso d'aver creato un bel rapporto coi ragazzi, è fondamentale. Ci può essere anche un non rapporto, ma si è creata empatia e fiducia. La capacità anche del mister di integrarmi e coinvolgermi in piccole cose ha fatto sì che mi sentissi subito al centro di questo nuovo progetto. Se riuscirò a dare lo 0,01% di contributo, sarò felice. Altrimenti amen, me ne farò una ragione". SPAGNA E CROAZIA - "Lo faremo noi il biscotto stavolta! Girone di ferro, ma l'Italia in quarta fascia è inevitabile che diventi di ferro. C'è molto rispetto per noi e sarà un girone equilibrato. Con equilibrio hai delle carte da giocare". 

EUROPEO - "Ero a disagio. Io l'ho vista di sfuggita in finale, dovevano portarla i ragazzi che avevano vinto. Era il mio compito, l'ho fatto nella maniera più egregia. La speranza è di potersi ripetere. E' difficile. Ci è riuscita la Spagna, ma dobbiamo coltivare il sogno e la possibilità di stupire. Facendo cose normali sprechiamo un'occasione. Abbiamo l'occasione di fare qualcosa che hanno fatto in pochi". 

FUTURO - "Siamo arrivati a un livello di calcio dove c'è molto equilibrio ovunque, e i valori sono più o meno gli stessi, tolti qualcuno. La Francia forse è l'eccezione. Tutte hanno ottime individualità, giocano un calcio europeo, di squadra e di club. Noi siamo tra queste. Uniamo qualche individualità eccellente a un discorso di squadra che magari ci può portare a competere. Che è la cosa principale".