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Rombo di Tuono non c'è più. Se n'è andato ieri, a 79 anni, lasciando un vuoto grande nel calcio italiano. Il miglior marcatore della storia della Nazionale non c'è più. Campione che di campioni ne ha incontrati tanti, anche dopo la fine della carriera da calciatore. E tra loro anche Gigi Buffon, che insieme a Gigi Riva ha una fotografia a suo modo storica: insieme, seduti su una panchina di Coverciano, mentre fumano in un silenzio pieno di significati. Gigi Riva, in quel 2006 prima azzurro tenebra e poi scintillante, era già da 16 anni nel pieno della sua seconda vita azzurra: quella di amico, confidente, e simbolo vivente. Molto più di un semplice team manager. Per tutti - si legge su Tuttosport - era Gigi e con tutti trovava il tempo per una frase, per un sorriso: presente, attento, eppure rigoroso nella tutela della sacralità delle dinamiche del gruppo e del rispetto per il ruolo del ct di turno.

Gigi Buffon, ieri, lo ha ricordato così: «Sei stato tra i più grandi calciatori della nostra Italia e un gigante lontano dai campi da gioco. Mi hai offerto una guida e un punto di riferimento in azzurro e abbiamo condiviso i momenti difficili, le sconfitte, come la vittoria più bella. Continua a regalarmi i tuoi consigli anche da lassù. Ciao Rombo di Tuono!». Nei loro silenzi, tra il fumo delle sigarette, Gigì capì che era giusto ripartire dalla Serie B: del resto nessuno meglio di Riva poteva spiegargli quanta importanza racchiudesse, per sè stessi e per la gente, il senso di appartenenza, scrive il quotidiano.