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Il gol per sbloccarsi, la prestazione per suggellare quanto di buono fatto fino a qui. In crescita giorno dopo giorno, con quel colpo di testa ha aperto la gara contro il Cagliari e condotta la Juve sui binari giusti, per poi proteggerla con le corse all'indietro. Un terzo tempo il suo, con stacco imperioso, stile basket, stile... Nba. Sì, perché come racconta Tuttosport, quello è un colpo che arriva da lontano e non è solo cestistico. Quando Bremer è nato, nel 1997, Michael Jordan si preparava a vincere il quinto titolo e poi il sesto, quello di The Last Dance con i Chicago Bulls. Ecco, proprio la docu-serie cult ha aiutato Bremer a scoprire Michael Jordan in termini di cultura del lavoro, fame, carica agonistica e inesauribile forza mentale. Il livello di competitività portato da Jordan ha cambiato tutto, anche per Bremer, che come modello ha sempre avuto la mentalità di un altro gigante del basket mondiale: Kobe Bryant, fonte di ispirazione per il brasiliano come modello di mentalità vincente con la sua Mamba mentality. Come si legge, in questi anni il difensore ha lavorato tanto per forgiare una mentalità da campione, fondamentale per chi intende competere ai massimi livelli. Il basket è una passione nel tempo libero, un po’ come il pugilato, che Bremer ha anche praticato, almeno fino alla nascita della figlia. E nella crescita, come calciatore e come leader, di Bremer c’è anche tanto lo zampino di Danilo, compagno nella Juventus e nella Nazionale brasiliana. Così, oggi, Bremer sta provando e riuscendo a prendersi davvero la Juve.