"Il mister ha capito che a tre giochiamo meglio", ha affermato ieri il difensore brasiliano al termine del match vinto contro i nerazzurri, match nel quale è stato fra i migliori in campo insieme a Filip Kostic. Impacciato e spaesato a inizio stagione, rispetto al Bremer ammirato con la maglia del Torino (miglior difensore della Serie A 2021-22), il classe 1997 di Itapitanga è rinato nell'ultimo mese (almeno in campionato) anche grazie al passaggio dalla difesa a quattro a quella a tre, modulo che nel Toro di Juric era casa sua.
L'impressione è che dopo le sconfitte con Monza (Bremer presente), Milan (anche) e Maccabi Haifa (Bremer assente), tutte con difesa schierata a quattro, nello spogliatoio della Juve ci sia stato un confronto fra giocatori e tecnico, che ha portato alla scelta di passare alla difesa a tre, probabilmente più congeniale all'organico a disposizione. Sicuramente lo è per Bremer, che ora forma un terzetto insuperabile con i connazionali brasiliani Danilo (sempre più leader) e Alex Sandro (sarà definitivamente il suo ruolo?). E anche per Bonucci gli spazi più stretti con i compagni di reparto garantiti da questo tipo di difesa rappresentano un vantaggio.