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Gleison Bremer parla così a Gazzetta dopo il rinnovo di contratto: "Sono molto contento — dice il difensore bianconero —, la Juventus è un grande club che mi ha fatto crescere. Qui ho scoperto la Champions e sono felice di proseguire con la Juve, una società molto ambiziosa, come me. Insieme possiamo raggiungere grandi traguardi".

RESTARE - "Esatto. So che mi hanno cercato squadre importanti ma anche la Juve lo è. Sono già in un grande club, perché dovrei ricominciare da capo altrove? Qui sto benissimo e voglio vincere con questa maglia. Sono in Italia da sei anni, è la mia seconda casa".

PROGETTO - "Assolutamente sì, credo molto nel progetto della Juventus, so che è pluriennale e per questo ho scelto di restare a lungo. La Juve come tutte le grandi squadre ha la missione di vincere. La Coppa Italia è stato il mio primo trofeo e non voglio certo fermarmi. Giuntoli? Il suo arrivo mi ha dato grande serenità. Ci siamo confrontati spesso, dentro di me sapevo di poter dare ancora di più, lui mi ha spinto a non accontentarmi: è un grande motivatore".

THIAGO - "È molto bravo, con lui posso parlare anche in portoghese. Ha voglia di fare bene e di competere, ci stiamo allenando tanto anche a livello fisico: chi pensa che con lui si usi solo il pallone si sbaglia. Ci chiede di essere sempre al top e io mi ritrovo molto nella sua mentalità".

RINNOVO - "Il mio rinnovo arriva proprio per questo. Sarà un anno diverso, il primo con un nuovo tecnico, però è ancora presto per dire che cosa possiamo vincere. La Juve è un top club, il migliore d’Italia, di sicuro vogliamo arrivare in alto".

AMBIENTAMENTO - "Il primo anno è stato di ambientamento, è stato difficile per me abituarmi a giocare ogni tre giorni, sia fisicamente sia a livello mentale. Il secondo è stato migliore, abbiamo lottato per lo scudetto. Tutto questo fa parte della crescita di un giocatore, io conto di migliorare ancora molto  grazie a Thiago, con cui parlo tanto. Siamo all’inizio, ora bisogna solo lavorare".

RIGENERATO - "Allenandomi... In nazionale ho giocato poco, sapevo che con i venti giorni di vacanza poi avrei avuto solo tre settimane per prepararmi all’inizio del campionato. Così ho deciso di restare in Brasile, tra Bahia e San Paolo, con la famiglia e ho lavorato da solo per arrivare in ritiro pronto. A mia moglie ho detto “basta aerei. Ne prenderò tanti nei prossimi mesi”".

GRUPPO - "Vedo la squadra più unita, non che prima non lo fosse ma abbiamo più ordine. Sarà una stagione faticosa però  ora io sono più abituato a gestire certi ritmi perché sono cresciuto tanto a livello mentale. Non sono preoccupato". 

CHIELLINI - "In realtà mi ha aiutato tanto parlare con Chiellini. Ci sentiamo spesso, il primo anno gli ho chiesto consigli su come potevo gestirmi quando avevo partite ravvicinate, la scorsa stagione mi è stato vicino soprattutto da gennaio in poi, quando abbiamo iniziato ad andare male in campionato. È come un fratello maggiore, è lui il mio mental coach. Mi aiuta anche a capire come posso affrontare al meglio un attaccante. Mi dà una grande mano. In chi mi rivedo? Sicuramente in Chiellini. Mazzarri quando arrivai dal Brasile fu il primo a tirare fuori il paragone, mi diceva sempre “tu sembri un po’ Chiellini”. È stato il mio punto di riferimento. Lo guardavo sempre, abbiamo giocato due-tre volte contro ma ero timido e mi vergognavo a parlargli. Quando sono arrivato alla Juventus gli ho chiesto se potevo prendere la sua maglia e da lì è nato un grande rapporto. Mi spiace solo non aver giocato accanto a lui".

TATTICAMENTE - "A livello tattico stiamo lavorando ancora poco, però la squadra quest’anno è più adatta a giocare a quattro e io lo faccio già nel Brasile. Sono arrivati calciatori nuovi, anche un portiere che gioca più con i piedi e sta alto. Serve disponibilità da parte di tutti, il mister è sulla strada giusta, anche se manca ancora qualcosa. Mi piace giocare più alto, mi sento più libero. Si vede già in allenamento e nelle amichevoli che  siamo più aggressivi".

ALLA CALAFIORI - "Perché no? È  questione di allenamento: se tutti i giorni lavori per fare un certo movimento in partita ti viene naturale. L’anno scorso ogni tanto mi capitava, quest’anno sarà tutto più codificato".

DOUGLAS LUIZ - "Molto forte, si è visto già nella prima amichevole. Ha talento, quando eravamo in Brasile gli ho detto che si sarebbe trovato molto bene alla Juventus. È un gran colpo, i tifosi se ne accorgeranno presto. I piazzati? È stata la prima cosa che gli ho detto: devi calciare sempre tu e metterla bene in area, poi ci pensiamo noi difensori... Il primo anno avevo segnato 5 gol, la scorsa stagione 3. Punto a farne di più. Noi brasiliani porteremo gioia e allegria. Sono sicuro che sarà un grande anno e ci divertiremo".

CAMPIONATO - "L’Inter è la favorita e riparte per vincere lo scudetto. È ancora presto, manca un mese alla fine del mercato e molte squadre si stanno rinforzando, speriamo di renderlo più combattuto".