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Ariedo Braida, ex storico dirigente del Milan, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport, confrontando Cristiano Giuntoli e Beppe Marotta: "Dove ci sono i dirigenti bravi i club vanno bene: il calcio, a volte, ha bisogno di competenze e loro ne sono l’esempio. Sia Marotta sia Giuntoli stanno facendo un lavoro meraviglioso, insieme con i loro collaboratori. Non è un caso che i club dove loro hanno lavorato e lavorano vanno sempre bene, semplicemente sono bravi".
 
LE DIFFERENZE TRA I DUE - "Sì, hanno un approccio differente. Giuntoli predilige l’aspetto tecnico, nessuno come Marotta conosce invece il palazzo. Le loro filosofie sono legate anche ai club che appartengono: Marotta ha fatto dei colpi incredibili con i parametri zero, Giuntoli ha costruito una Napoli meraviglioso e adesso alla Juve punta sui giovani».  
 
VOCI RABIOT-INTER "Fa parte del gioco, delle strategie, del mestiere. Tutto è possibile".

DERBY DI MERCATO - "Le ripicche, le scaramucce possono succedere quando due società vanno sullo stesso giocatore. E quando lo si prende è sempre bravo: sarà il tempo a dirci se lo è davvero e se la strategia del dirigente è stata vincente".
 
SU ALLEGRI - "È pragmatico, ha in testa il calcio e sa cosa deve fare. Nel calcio ci sono tanti dubbi, lui invece ne ha davvero pochi, ha le idee chiare. Per carità, a volte si può anche cambiare idea. Però lo vedo sempre sereno: è abituato a vincere e, del resto, quando alleni certe squadre non puoi prescindere dal vincere. È il destino di chi allena Juventus o Milan: devi vincere".

FUTURO ALLEGRI - "La Juve rinnoverà il contratto di Allegri? Non voglio sostituirmi ai dirigenti bianconeri, ma io glielo rinnoverei. Anche quest’anno la Juventus è competitiva: non è una macchina perfetta, però sta girando bene e tutti cominciano a dare merito ad Allegri. Ha fatto esordire tanti giovani, alcuni anche sconosciuti, che stanno crescendo molto bene. Con le sue strategie Allegri riesce sempre a trovare soluzioni, anche nelle difficoltà".
 
SE ALLEGRI VA VIA... - "Su chi punterei? (sorride) Su Allegri... Non avrei dubbi. Grande personalità, grande carisma, tanto più adesso che sta diventando sempre più complicato allenare perché sono subentrate tante criticità nel gestire una squadra. Ci sono i procuratori, i social, i commenti, le critiche, il mondo del calcio si è evoluto con la tecnologia e tutti vogliono apparire. Lui ha la capacità di far rispettare le regole".
 

CONFRONTO INZAGHI-ALLEGRI "La bravura di Inzaghi sta nel cambiare le cose e fare sempre bene: vuol dire che ne capisce. Quella di Allegri sta nell’intuire il valore di un giocatore, è un grande conoscitore di uomini. Anche se Inzaghi sembra meno esperto, sta accumulando competenze e sta ottenendo risultati. A vincere una Supercoppa o ad andare in finale di Champions non si arriva per caso. Il tempo ti matura, l’esperienza non si compra.  

CHI DECIDERA' INTER-JUVE "Normalmente sono gli attaccanti, a volte ci sono le sorprese, ti arriva il difensore di turno e ti fa gol di testa. Nell’Inter, oltre a Lautaro, i gol arrivano da tutte le parti visto che ne hanno fatti 50. Nella Juve sta vivendo un buon momento Vlahovic, ma anche altri sono in grado di segnare. È un match apertissimo, da tripla".
 
SFIDA DECISIVA? - "Chi vince, a livello psicologico si sentirà più forte e avrà un grande vantaggio. Se finisce in parità si continuerà con la stessa trama, cercheranno di superarsi l’uno con l’altro".
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Appuntamento alle 18.30 e successivamente nell'immediato post partita, direttamente da San Siro con Andrea Menon.