commenta
In un'ampia intervista concessa ai microfoni de La Repubblica, il capitano della Juventus e della Nazionale Leonardo Bonucci ha voluto ricordare e raccontare il percorso di vita vissuto insieme a Gianluca Vialli. 

RICORDI - 'La sua figura è stata fondamentale per ripartire e per ricostruire una mentalità vincente. Lo posso dire a chiare lettere e con cognizione di causa: lui ci ha dato qualcosa in più. La sua leadership. Il suo carisma. Con l'autorevolezza e nello stesso tempo con l'umiltà, quando faceva i discorsi alla squadra e quelli individuali ti lasciava sempre una sensazione che nessun altro avrebbe potuto trasmetterti. Lui era stato indubbiamente un grande giocatore. Però sentivi di trovarti di fronte anche a un grande uomo'.

IN NAZIONALE - 'Era un punto di riferimento. Dalle sue parole c'era sempre da imparare perché dentro c'era la sostanza di un esempio vivente. Ogni volta che parlavamo, ne uscivo arricchito. Ci trovavamo spesso a discutere della vita: del campo e di quello che un calciatore fa fuori. Delle analogie tra le due situazioni. Sei simile, in campo, a quello che sei nella vita: un bravo marito, un bravo padre, un bravo amico'.

DISCORSO PRIMA DELLA FINALE - 'Dopo quel discorso è facile immaginare come ci sentissimo noi. Vialli sapeva trovare le parole giuste nel momento giusto: mai una frase scontata o detta a sproposito. La verità è che aveva un livello di intelligenza e di valori troppo elevato per avere fatto solo una carriera da calciatore. Era quasi l'eccezione che conferma la regola. Ognuno di noi può ricordare qualcosa di particolare. E poi era una persona divertente'.

ULTIMO SALUTO - 'A settembre, al raduno della Nazionale. Purtroppo si vedeva già che qualcosa era cambiato, dal modo in cui approcciava la giornata. Eppure dimostrò lo stesso grande senso di appartenenza, della disciplina, dei valori. Gli si leggeva in viso la sofferenza, ma si era presentato lo stesso. Forse eravamo inconsciamente preparati alla notizia, a dicembre gli avevo mandato un messaggio e non mi aveva risposto. Ma il dolore è comunque fortissimo.  Io cercherò di andare ai funerali: è una cosa che sento, voglio esserci. Poi, certo, non sarà più la stessa cosa. Gianluca lascia un vuoto enorme. Sono sincero, chiunque arriverà al suo posto non potrà mai essere come lui: è stato un uomo unico'.