La vittoria dell’ultimo scudetto bianconero non bastò a riconfermarlo alla guida della Juventus, troppo evidenti e insanabili le spaccature all’interno. Un argomento che torna prepotentemente in scena nei giorni in cui sembra scaldarsi la trattativa tra Bonucci e la Lazio. È possibile che tutto possa naufragare in virtù degli strascichi di quella stagione? Difficile pensarlo perché, andando a ripescare le dichiarazioni del difensore, non sembrerebbe che si possa imputare a lui la rottura con Sarri.
“Sarri è un meticoloso, appassionato di tattica, a cui piace far giocare bene la squadra – raccontava Bonucci nel 2020, alla Gazzetta dello Sport -. Abbiamo contatti quotidiani, momenti di confronto. È uno che vuole migliorare come voglio migliorare io, capendo il suo calcio. Che è originale, diverso da quelli che ho conosciuto prima". E nel salutarlo, a fine anno, si espresse così: “Sin dall'inizio c'è stato un rapporto schietto e sincero. Abbiamo condiviso gioie e sofferenze di un anno unico nel suo genere, grazie e buona fortuna Mister, per tutto”.
Difficile, dunque, pensare ad un eventuale ricongiungimento frenato da frizioni tra i due. Le valutazioni che la Lazio sta facendo sono chiare: che contributo può dare? Come sta fisicamente? Questioni di campo, e basta. Intanto, Bonucci chiede tempo all’Union Berlin, l’ipotesi di restare in Italia è da sempre la prima nella lista.