I tifosi del Milan ieri sera hanno fischiato Bonucci, memori di come li ha trattati (è arrivato coperto d’oro, ha tolto a Kessie il numero di maglia che era già suo, si è preso la fascia da capitano, li ha guidati a un triste sesto posto e poi se n’è scappato alla Juve: ricordate uno che abbia messo assieme tante sciocchezze in appena dodici mesi?). Disapprovare i comportamenti di un protagonista del calcio, se lo si fa senza eccessi, è assolutamente legittimo, altrimenti vogliamo che la gente paghi il biglietto per dire sissignore di fronte a qualsiasi sgarbo, e questo ovviamente non si può fare.
Bonucci, per replicare, ha insultato i tifosi del Milan: “La mamma degli imbecilli è sempre incinta”, ha detto. Già, sono imbecilli perché non hanno accettato che lui li prendesse in giro, si facesse i fatti suoi, li seducesse con dichiarazioni d’amore e poi li tradisse. Avrebbero dovuto sopportare questo atteggiamento in silenzio, magari anche applaudirlo e ringraziarlo: allora sì che sarebbero stati intelligenti. E questo senza ricordare che è stato proprio Bonucci a rimproverare Mourinho pochi giorni fa perché insultato - non fischiato - per novanta minuti, alla fine della partita ha mostrato l’orecchio ai tifosi della Juve. Non li ha insultati, lui.
Ma questo è solo un aspetto della vicenda. Poi ce n’è un altro, istituzionale. Il nuovo ct Mancini e, soprattutto, il nuovissimo presidente federale Gravina possono accettare che un azzurro insulti una parte dei tifosi che hanno dato amore, soldi e sostegno alla nazionale? Noi crediamo di no. Se la Federazione avesse un peso e un’anima, prenderebbe una posizione chiara contro l’arroganza di Bonucci. Ma temiamo che non lo farà: è più facile fregarsene della gente che mettersi contro un giocatore importante.
A noi, a margine di questa storia, rimane una domanda: sicuri che gli imbecilli siano i tifosi del Milan?
@steagresti