commenta
Nel trambusto delle 648 presenze di Gigi Buffon, ieri in casa Juve si è festeggiato un altro traguardo che qualche anno fa era semplicemente impensabile. Storie di ritorni, intrecciati in un 4 luglio che ha donato sorrisi non solo negli Usa ma anche all'Allianz Stadium di Torino. C'era Bonucci, il capitano Bonucci, a fare 400 gettoni con la maglia bianconera. Felice come un bambino: un po' per la vittoria, un po' per il primato, parecchio per quella cifra tonda che lo consegna ulteriormente nella storia della società. 

CHE SERATA - Non è errato dire che tra Bonucci e la Juve rimarrà sempre un leggero gap, frutto di quell'incomprensione che lo portò al Milan. Oggi lo screzio si è risanato, la ferita non è niente più di una delle tante cicatrici invisibili che ognuno di noi si porta addosso. Un anno di purgatorio nelle gerarchie ed eccolo di nuovo, Leo, a guidare spogliatoio e compagni, con la fascia al braccio quando non c'è stato Giorgio Chiellini. Proprio col 'Chiello' ha voluto festeggiare ieri sera a La Lampara, ristorante nel cuore di Torino: amici e risate, ma anche calcio giocato. O meglio: guardato. Sullo schermo, ecco Lazio-Milan, il trionfo dei rossoneri e il matematico +7 che proietta la Juventus sempre più vicina allo scudetto. Chiaro: c'è ancora strada da fare, e quelle 400 partite sono destinate a crescere. Chi l'avrebbe detto, qualche anno fa, mentre entrava a Milanello per la prima volta...